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Il viaggio del Cardinale verso Sorrento

Più che l’ esame delle attività politico diplomatiche ed i trasferimenti che videro interessato Papa Pasquale II (da una città all’ altra dell’ Italia centro Meridionale), ai fini del presente studio hanno rilevanza gli spostamenti che videro interessato il Cardinale Riccardo di Albano.
E’ grazie alla individuazione di questi ultimi, infatti, che è possibile stabilire con certezza che il sacramentario “Ricc. 299”, oggi custodito presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze, da solo è in grado di restituire (grazie alla sua annotazione finale, sulla quale abbiamo già avuto modo di soffermarci) la notizia della consacrazione della chiesa maggiore di Sorrento risalente al 16 marzo del 1113.
Ancora una volta – ed anche a questo riguardo – è illuminante quanto accertato da Johannes Ramackers e divulgato nel suo lavoro intitolato “La consacrazione del Duomo di Sorrento il 16 marzo 1113 da parte del Cardinale Vescovo Riccardo di Albano” .
Anche in questo caso la traduzione offertaci da Claudia Cascone è stata preziosissima.
Dal già citato testo di Ramackers, infatti, si evince che il Cardinale Riccardo di Albano, è documentato trovarsi negli ambienti del Papa fin dal 2 gennaio 1113. Successivamente, tra il 13 e il 15 febbraio 1113, per l’ultima volta durante la permanenza di Pasquale II a Benevento, sottoscrisse i grandi privilegi di questo Papa.
E’ probabile, quindi, che Riccardo di Albano sia stato incaricato dal Papa di guidare i suoi consiglieri e curare i rapporti diplomatici a Salerno, presso Alana, vedova del duca Ruggiero I di Puglia.
In coincidenza con questi colloqui, per invito dell’ arcivescovo Barbato di Sorrento, avrebbe anche celebrato la consacrazione del Duomo ivi appena costruito.
La notizia della dedicazione non dice purtroppo nulla riguardo al fatto che il cardinale vescovo Riccardo di Albano in quell’ occasione abbia amministrato i suoi uffici in qualità di legato pontificio.
Diversamente, sarebbe stato debitamente evidenziato il significato di un incarico ufficiale così come era abitudine della Curia pontificia in circostanze simili, per sottolineare il conferimento di uno specifico mandato affidato da Pasquale II a Riccardo di Albano.
Da un punto di vista temporale, quindi, la data della consacrazione del duomo sorrentino corrisponde eccellentemente con l’ itinerario di Pasquale II e di Riccardo di Albano nella primavera dell’ anno 1113.
Il 15 febbraio 1113 il cardinale vescovo Riccardo di Albano è documentabile essere per l’ ultima volta alla curia pontificia di Benevento.
Purtroppo non possiamo fissare con esattezza il giorno del suo ritorno nella curia di Roma, perché del lasso di tempo compreso tra il 9 aprile 1113 (data presunta del rientro del Papa nella città eterna) e il 13 gennaio 1114 restano pochissime testimonianze.
Per questo periodo, infatti, la cancelleria pontificia ci ha tramandato un numero particolarmente ridotto di lettere o bolle papali. Allo stato, di questi nove mesi si conservano solo 27 documenti ed è da sottolineare che, tra questi, non si trova nemmeno un privilegio festivo che sia stato sottoscritto da qualche cardinale.
Questa sequenza negativa viene interrotta solo a partire dal 25 febbraio 1114 quando, cioè, il documento con il quale Pasquale II concesse importanti privilegi a favore della diocesi di Marser fu sottoscritto anche dal cardinale vescovo Riccardo di Albano quale primo di sette cardinali.
A prescindere da questo aspetto, se volessimo prendere in considerazione l’ attendibilità di un soggiorno transitorio di Riccardo di Albano presso la famiglia ducale normanna, a quel tempo presente a Salerno – che ha potuto richiedere alcuni giorni – dobbiamo rilevare che il cardinale – vescovo aveva a disposizione il tempo necessario per compiere il viaggio da Benevento a Salerno e poi proseguire in direzione di Sorrento tra il 16 febbraio 1113 al 15 marzo 1113.
Per seguire quest’ itinerario su una strada di campagna, infatti, c’erano da percorrere 73 chilometri (da Benevento a Salerno) e 46 chilometri (da Salerno a Sorrento). Il tutto per un totale di 119 chilometri.
Secondo la media di percorrenza del medioevo queste distanze potevano essere coperte in tre o, addirittura, due giorni.
Tra il 15 febbraio ed il 16 marzo, quindi, il Cardinale Riccardo di Albano avrebbe avuto tutto il tempo necessario per portare comodamente a termine la sua delicata missione.
Egualmente sarebbe stato per il suo viaggio di ritorno a Roma, senza trascurare l’ esigenza di ricongiungersi al Papa prima delle celebrazioni pasquali.
Se avesse seguito la strada della Costa, infatti, Riccardo di Albano, per spostarsi da Sorrento a Roma, avrebbe dovuto percorrere 302 chilometri. Una distanza, questa, che poteva essere coperta in 10 – 14 giorni.
Il Cardinale Vescovo, insomma, dopo la solenne cerimonia del 16 marzo 1113, avrebbe avuto il tempo sufficiente per arrivare a Roma se non prima della Domenica delle Palme, almeno per i festeggiamenti di Pasqua.
Pasquale II sembrava essere stato molto soddisfatto del modo in cui venivano eseguiti gli incarichi speciali e deve aver affidato al nostro cardinale-vescovo affari molto importanti, come non si potrebbe evincere altrimenti dalle tante legazioni guidate da lui fino a questo punto”.
Alla luce di queste considerazioni di tipo estremamente pratico è ormai da considerarsi fuori discussione il fatto che la consacrazione alla quale fa riferimento il sacramentario “Ricc. 299” è da intendersi riferita al Duomo di Sorrento e non può, viceversa, essere collegato ad alcuna altra chiesa così come è stato fatto in passato.
Quanto alla presenza o all’ arrivo del già più volte citato sacramentario a Sorrento, Ramackers ipotizza che esso fosse stato portato – forse da Roma – alla corte pontificia a Benevento per essere poi donato, assieme alle reliquie di molti santi all’ Arcivescovo Barbato ed al capitolo del Duomo di Sorrento.

Fabrizio Guastafierro

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Note:
1 Johannes Ramackers “Die Weihe des Domes von Sorrent am 16 – Marz 1113 durch Kardinalbischof Richard von Albano” in “Speculum Historiale” (Geschichte im Spiegel von geschichtsschreibung und geschichtsdeutung Verlag Karl Alber Freiburg – Munchen 1965.- da pagina 578 a pagina 589

2 Johannes Ramackers “Die Weihe des Domes von Sorrent am 16 – Marz 1113 durch Kardinalbischof Richard von Albano” in “Speculum Historiale” (Geschichte im Spiegel von geschichtsschreibung und geschichtsdeutung Verlag Karl Alber Freiburg – Munchen 1965.- da pagina 585 in poi.