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Maschio Angioino

Ubicato, oggi, in posizione dominante rispetto al porto ed alla centralissima Piazza Municipio di Napoli, il Castel Nuovo (anche conosciuto come Maschio Angioino) è stato, in passato, una delle fortificazioni più importanti della realtà partenopea.
La sua costruzione fu iniziata nella seconda metà del XIII secolo per volontà del re Carlo I, ma fu definitivamente completata solo agli inizi del 1300, sotto il regno di Roberto d’ Angiò.
Attualmente, però, della suo aspetto originario si conserva solo la Cappella Palatina, dal momento che il Re Alfonso d’ Aragona, in epoca quattrocentesca, lo fece quasi completamente ricostruire, disponendo tra l’ altro che esso assumesse una forma trapezoidale e che fosse caratterizzato dalla presenza di cinque torri cilindriche.
Di queste, le due che si affacciano sul mare, sono note come “Torre di Beverello” e “Torre dell’ Oro”, mentre le tre che sono rivolte verso la zona collinare sono conosciute anche come “Torre di San Giorgio”, “Torre di Guardia” e “Torre di Mezzo”. Tra queste ultime due è collocato l’ ingresso alla fortezza che, a sua volta, è reso particolarmente suggestivo dalla presenza di un magnifico arco di trionfo in marmo, fatto realizzare in epoca aragonese per ricordare l’ ingresso del Re Alfonso in città.
Passando attraverso l’ ampio cortile del Castello, si può accedere alla Cappella Palatina (anche conosciuta come “Chiesa di Santa Barbara” o “Chiesa di San Sebastiano”). Il suo interno (illuminato grazie alla presenza di finestre di stile gotico) originariamente, fu affrescato da Giotto, ma le sue opere, purtroppo, sono scomparse con il tempo. Per questa ragione, oggi, oltre al magnifico ed antico rosone che sormonta il portale d’ ingresso dell’ edificio sacro (quest’ ultimo realizzato in epoca rinascimentale), si possono apprezzare solo pochi resti dei dipinti di Maso di Banco.
Particolarmente suggestiva poi è la cosiddetta Sala dei Baroni che prende il nome dall’ arresto di alcuni nobili sospettati di tradimento che fu effettuato, al suo interno, per volontà del re Ferrante d’ Aragona.
Essa è l’ unica che conserva il suo antico aspetto e si caratterizza, tra l’ altro, per la presenza di un enorme camino – sormontato da palchi per musicisti – oltre che per quella di una maestosa volta, a forma di stella, e per quella di un magnifico portale marmoreo “bifronte” e di un altro portale che consente l’ accesso alla Camera degli Angeli.
In epoche remote il Castel Nuovo di Napoli non solo rivestì un ruolo importantissimo nel sistema di fortificazioni napoletane, ma assolse anche alla funzione di Palazzo Reale a Napoli (almeno in epoca angioino-aragonese).
Grazie a questa particolarità la storia di questo Castello è legata saldamente a quella della stessa città.
Basti pensare che, nel 1294, nella sua sala maggiore ospitò tanto la funzione nel corso della quale fu ufficializzata l’ abdicazione di Papa Celestino V, quanto il conclave in seguito al quale fu eletto, come suo successore sul soglio pontificio, Papa Bonifacio VIII.
Il Maschio Angiono di Napoli si trova proprio di fronte al Molo Beverello di Napoli e, dunque, è immediatamente raggiungibile da coloro che utilizzano i collegamenti marittimi, ma risulta poco distante sia dalla stazione terminale dei treni della Circumvesuviana, sia dalla stazione di Piazza Garibaldi a Napoli.
Fabrizio Guastafierro