Come si presenta la Chiesa di San Francesco a Sorrento
Oggetto di numerosi interventi di recupero, la Chiesa di San Francesco a Sorrento – che si trova in pieno centro storico ed a ridosso della villa Comunale di Sorrento – si presenta in una vesta relativamente sobria non solo perché intitolata al santo “poverello d’ Assisi”, ma anche per l’ esigenza di porre rimedio ai danni provocati all’ edificio sacro (dagli uomini e dalle calamità naturali) negli scorsi secoli.
Gli accenni barocchi, che pure si possono ammirare in più parti, non appesantiscono la spaziosa struttura che mantiene un aspetto di grande semplicità, ma assicura, al tempo stesso, un’ atmosfera di grande misticismo.
La Chiesa sorrentina dedicata a San Francesco si sviluppa lungo un’ unica navata, in fondo alla quale – sull’ altare maggiore – si può ammirare un’a grande tela dipinta (nel 1735) da A. Gamba e raffigurante proprio S. Francesco d’ Assisi mentre, attorniato da diversi Angeli, riceve le stimmate che ricordano la passione di Gesù Cristo.
Le sei cappelle che abbelliscono le pareti laterali, sono disposte simmetricamente (tre a destra e tre a sinistra).
Nella prima – che si trova alla sinistra di chi entra – si può guardare con ammirazione una bella statua di Santa Rita da Cascia, seguita, nella seconda cappella da una statua della Madonna Immacolata. A seguire – nell’ ultima cappella posta a sinistra di chi entra – ci si può soffermare su una tela che ritrae la madre di Gesù ed una insolita Maria Maddalena incinta inginocchiate ai piedi di un Cristo Crocefisso (realizzato in legno e sovrapposto al dipinto stesso),
Soffermandosi lungo la parete destra, invece, chi entra, nella prima cappella, trova una scultura lignea che riproduce San Francesco inginocchiato ai piedi di una Croce seguita – nella cappella successiva – da una statua di Sant’ Antonio da Padova e, quindi, – nell’ ultima cappella – da un dipinto che ritrae il Transito di San Giuseppe.
Tutte le opere sono state realizzate in un periodo che spazia tra l’ inizio del 1700 e la fine dello stesso secolo.
Di più antica fattura, invece, sono l’ altare maggiore (realizzato con marmi policromi) ed una tela sulla quale figura una Madonna con Bambino, ritratta tra San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista che, però, si trova nella sala di ricevimento dei frati francescani.
Chi lo desidera – chiedendolo ai frati che assicurano le funzioni religiose – può ammirare anche diversi reperti (alcuni risalenti anche al XV secolo) custoditi presso la Sagrestia della Chiesa e nei locali attigui ad essa.
Fabrizio Guastafierro