Monastero di Santa Chiara
Il complesso museale di Santa Chiara offre una delle più importanti concentrazioni di bellezze storiche ed artistiche di Napoli.
Esso, infatti, comprende la celebre basilica, edificata in epoca trecentesca, all’ interno della quale è ancora possibile ammirare i frammenti di una Crocifissione di Giotto (appartenenti ad un ciclo di affreschi, purtroppo scomparso, che il celebre pittore aveva dedicato alla raffigurazione di scene dell’ Apocalisse oltre che del Vecchio e Nuovo Testamento) oltre che alcuni monumenti sepolcrali di appartenenti alla famiglia reale degli Angiò, realizzati da Tino di Camaino, Pacio e Giovanni Bestini.
A ridosso dell’ edificio di culto che si caratterizza, tra l’ altro, per un maestoso aspetto gotico si può visitare il magnifico Chiostro maiolicato che, sotto la direzione di Domenico Antonio Vaccaro, fu realizzato con maioliche di Donato e Giuseppe Massa.
Adornato, lungo le pareti, da un ciclo di affreschi risalente alla prima metà del Seicento, lo stesso Chiostro da considerare unico, nel suo genere, perché arricchito dalla presenza di ben 64 colonne ottagonali e da una miriade di sedili rivestite, per l’ appunto, da stupende maioliche dominate dall’ utilizzo del blu, del giallo e del verde secondo le migliori tradizioni della scuola napoletana.
Dello stesso complesso museale di Santa Chiara a Napoli fanno parte: il Museo dell’Opera (nelle cui sale si possono ripercorrere alcune vicende che hanno caratterizzato la storia della Città di Napoli dall’ epoca greco-romana fino al secolo scorso), la Sala archeologica (all’ interno della quale si possono ammirare reperti venuti alla luce durante varie campagne di scavi), la Sala della Storia (che si caratterizza, tra l’ altro, per la presenza di una serie di pannelli grazie ai quali si possono ricostruire le principali tappe della storia della Basilica e del Chiostro), la Sala dei Marmi (ricca di reperti risalenti ad un periodo compreso tra il XIV ed il XIX secolo e provenienti dal vicino edificio sacro), la Sala dei Reliquiari (all’ interno della quale sono custoditi preziosissimi paramenti sacri e magnifiche sculture lignee oltre che i reliquiari dai quali prende il nome la stessa sala) e l’ Area Archeologica (grazie alla quale è possibile apprezzare i resti di un complesso termale risalente al I-II secolo d.c.)
Non meno interessante, poi, è la Sala del Presepe che si trova all’ interno del monastero di Santa Chiara e nel cui ambito è possibile ammirare una meravigliosa collezione di pastori che si inserisce nel solco di una tradizione che, a Napoli, ha conosciuto un sensibile sviluppo soprattutto durante il regno di Ferdinando IV di Borbone.
Ubicato nel pieno centro storico del capoluogo partenopeo, il complesso monumentale di Santa Chiara è facilmente raggiungibile tanto dalla stazione ferroviaria quanto dal porto di Napoli ed è baricentrico rispetto ad altri incantevoli monumenti (quali, ad esempio, la Chiesa del Gesù nuovo e la Chiesa di San Domenico Maggiore) ed a zone caratteristiche come quella di San Gregorio Armeno.
Fabrizio Guastafierro