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Imperial Hotel Tramontano di Sorrento

Tra gli alberghi sorrentini che possono vantare il riconoscimento di “storici”, per il loro ruolo svolto nel passato, una posizione di primo piano bisogna riconoscerla all’ Imperial Hotel Tramontano, attualmente di proprietà Iaccarino.
L’ inizio delle vicende storiche di questo complesso alberghiero sorrentino, del resto come altri, è segnato dalla genealogia della famiglia che gli doveva attribuire il nome.
Pasquale Tramontano venne a Sorrento verso la fine del ‘700, iniziando l’ attività alberghiera nell’ antico decumano massimo, allora ancora la strada principale di Sorrento. Il suo albergo (nell’ attuale civico n° 9 di Via San Cesareo) si chiamava “Corona di ferro” (fino a qualche anno fa era ancora visibile lo stemma nell’ androne del fabbricato). Aveva simpatie per il generale Guglielmo Pepe (al punto che, all’ unico figlio, impose il nome di Guglielmo e pare che il generale gli facesse anche da padrino di battesimo).
Con Guglielmo Tramontano (che chiamerei “primo”) iniziarono le fortune alberghiere della famiglia con il trasferimento dell’ azienda sul mare, a Villa Naldi (oggi villa “La Terrazza”) e successivamente, collegandola con la Villa Strongoli – Pignatelli” – primo Hotel Tramontano – attraverso un fondo rustico concessogli in affitto dal Comune di Sorrento (attuale Villa Comunale). Con la locazione della villa Laurito – Mastrogiudice – ad ovest della prima – nacque un altro albergo, nominato Casa del Tasso, perché in un’ ala di questa costruzione, l’ 11 marzo 1544, era nato il più grande poeta epico italiano, Torquato Tasso.
Sorrento iniziò il suo cammino a meta preferita di scrittori ed artisti, regnanti ed uomini illustri, descritto dal Lamartine nel 1811 e visitato, nel 1829, dal grande scrittore americano, James Fenimore Cooper.
Avendo il Comune di Sorrento richiesto, ed ottenuto, il rilascio del terreno che poneva in comunicazione Villa Nardi con il Tramontano, si rinunziò alla prima ed erigendo un corpo tra le due ex ville nobiliari si realizzò il complesso unico, Hotel Du Tasso – Tramontano.
Le frequenza di visitatori illustri non ebbe sosta: nel 1862 furono ospiti il Principe di Galles (futuro Edoardo VII) ed il Principe Federico e la Principessa di Prussia e nel 1868 vi giunse la Regina di Danimarca. Ma l’ evento che diede una svolta all’ albergo sorrentino fu la visita della zarina di Russia. Era il 1871 ed era stato preannunziato il soggiorno di Maria Alexandrowna, moglie dello zar di Russia e la Città si preparò a riceverla degnamente: fu allargato il vico III Tasso (dal quale l’ albergo di Sorrento aveva uno degli ingressi) intitolando la nuova strada alla illustre ospite (dopo la caduta dei Romanov, la strada fu intitolata “Vittorio Veneto”). Il 22 marzo la zarina giunse a Sorrento con un seguito di 200 persone (rimanendovi per due mesi) e, durante questo lungo soggiorno, ricevette la visita di Vittorio Emanuele III, del Principe Nicola del Montenegro e di numerosi altri ospiti. Alcuni giorni prima di partire nello stesso albergo si celebrò il fidanzamento ufficiale della Granduchessa Maria di Russia con il Duca di Edimburgo.
Da questo evento, unico nella storia di Sorrento, l’ Hotel Tramontano aggiunse l’ appellativo di Imperial, che ancora conserva.
Continuarono gli arrivi e le partenze: nel 1874 la Regina Olga di Wuttemberg; nel 1878 il Principe Federico Carlo di Prussia con la Principessa, il Cardinale Mermillod ed Agostino Depretis, presidente del Consiglio dei Ministri Italiano; nel 1888 i Principi Leopoldo ed Alessandro di Prussia; fra il 1891 ed il 1894 si registrarono le visite del Principe di Napoli, futuro Vittorio Emanuele III; nel 1894 la Granduchessa di Mecleburg; nel 1902 l’ ex Regina Natalia di Serbia; nel 1904 la Regina Guglielmina d’ Olanda; nell’ aprile 1905 la futura Regina di Spagna, Ena di Battenberg ed il Principe Ernesto, reggente di Sassonia. Né mancarono gli artisti ed i letterati a preferire questo albergo per la sua posizione sul mare: Byron, Scott, Shelley e, nel 1881 (per la terza volta a Sorrento) il drammaturgo norvegese, Enrik Ibsen (che, qui, scrisse uno dei suoi capolavori, “Gli spettri”).
Spesso questo albergo ha ospitato Raffaele Viviani ispirato alla commedia “A’ marina ‘ Surriento”.
Ma l’ evento che più lega l’ Imperial Hotel Tramontano al cuore dei sorrentini ed al suo futuro, si verificò il 15 settembre 1902, allorchè alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Zanardelli, fu cantata per la prima volta “Torna a Surriento”, scritta da G. Battista De Curtis e musicata dal fratello Ernesto. Era il periodo in cui al padre, deceduto il 9 novembre 1884, era succeduto il figlio Guglielmo (che chiamerei “secondo”) che, anche perché sindaco di Sorrento (dal 1900 al 1909) continuò ad incrementare il ruolo del complesso alberghiero, meta anche della nobiltà napoletana e romana.
Durante il periodo bellico – 1940/45 – l’ Imperial Hotel Tramontano passò all’ occupazione tedesca (con soggiorno anche di Goering) a quella inglese (con il generale Alexander).
Il 15 settembre 2002, i nuovi proprietari, Iaccarino, celebrarono il centenario di “Torna a Surriento” ripetendo il menù con il quale, un secolo prima, era stato accolto Zanardelli.

© Testo tratto, per gentile concessione dell’ autore, da “Locali Storici della Penisola Sorrentina” di Antonino Cuomo, pubblicato a Castellammare di Stabia da Nicola Longobardi editore nel 2011.
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