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Cinquanta anni di attività

Per quasi cinquant’ anni l’ ascensore della villa comunale di Sorrento ha funzionato regolarmente, anche se tra la fine del secolo scorso e l’ inizio del nuovo millennio si è ritrovata al centro di vivaci dibattiti e di più o meno accanite diatribe.
Nel 1998, dopo la scadenza della concessione, ad esempio, nacquero polemiche destinate a protrarsi negli anni sulla inadeguatezza dell’ impianto, sulla sua rispondenza alle norme vigenti in materia di sicurezza, sull’ esiguità del canone versato per il rinnovo della concessione stessa e su altro ancora.
Per anni forze politiche, avvicendandosi ad organizzazioni sindacali e di categoria riproposero i problemi appena indicati, trovando eco sulle pagine degli organi di informazione locale.
Intanto alle polemiche si alternarono le proposte: come quella vagliata, nel 2000, dall’ amministrazione Pinto che espresse un parere favorevole rispetto ad un progetto preliminare, presentato da alcuni gestori degli stabilimenti balneari di Sorrento (Francesco Leonelli e Ferdinando Scarpato) che ipotizzarono la realizzazione di un nuovo impianto destinato a collegare verticalmente Piazza della Vittoria (a poca distanza dall’ hotel Continental) con la spiaggia.
Contemporaneamente iniziarono a materializzarsi anche altri discorsi relativi ai sistemi di collegamento rapido tra il porto ed il centro cittadino.
L’ Associazione agenti di viaggio della Penisola Sorrentina, ad esempio, nel 1999 avanzò una ipotesi mirante a realizzare tre ascensori (comunicanti tra loro con un sistema di predelline e porticine per consentire il deflusso dei passeggeri da un ascensore all’ altro in gaso di guasto) ed in grado di assicurare una portata complessiva di circa 150 persone. A questo si sovrappose, quasi contemporaneamente una ipotesi di project financing della Impresilo per realizzare una scala mobile tra Piazza Tasso e la Marina Piccola (che, di fatto, riprendeva, un progetto presentato già nel 1992 dal Grand Hotel Vittoria).
E mentre, ogni anno, dai competenti uffici dalla Regione Campania continuavano a fioccare le diffide indirizzate al Comune di Sorrento affinché non consentisse la ripresa delle corse dell’ ascensore, la questione dei collegamenti tra il centro della città e la zona della Marina Piccola (stabilimenti balneari e porto) si arricchiva di novità.
Fino a quando, nel 2006, mentre da una parte prendeva corpo il progetto mirante a realizzare il parcheggio interrato di Piazza Lauro, destinato ad essere in futuro il punto di partenza per un auspicato sistema di scale mobili indirizzato al porto di Sorrento, dall’ altra si materializzava la chiusura definitiva del “vecchio ascensore”.
All’ improvviso, dunque, Sorrento si è ritrovata priva di un’ opera essenziale per assicurare la funzionalità del sistema di mobilità interna al paese.
L’ iter procedurale per consentire la realizzazione del nuovo impianto ha incontrato on pochi intoppi e si è protratto per quasi un lustro.
Ora, però, si può di nuovo sorridere: Sorrento ha di nuovo il suo ascensore in Villa Comunale. Anzi ne ha due!
Fabrizio Guastafierro