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L’ offerta turistica in Penisola Sorrentina

1.2 Analisi del contesto socio-economico
1.2.1. Il sistema locale di offerta turistica della Penisola sorrentina e il suo posizionamento competitivo
La Penisola Sorrentina è uno dei più importanti sistemi locali di offerta turistica del bacino del mediterraneo con un’elevata capacità attrattiva del contesto territoriale, in termini di offerta paesaggistica e culturale e di dotazione di servizi ricettivi, pararicettivi e complementari, ed è caratterizzata da elementi di forte esclusività.
Un sistema locale di offerta turistica si differenzia da un distretto turistico, in quanto questo si può immaginare come un sistema locale specializzato in attività turistiche secondo il modello del distretto industriale, mentre il sistema locale di offerta turistica costituisce la fase iniziale di un progetto di sviluppo turistico ancorato ad un ambito spaziale; qui gli elementi portanti del progetto sono proprio il sistema 1, il localismo 2 e l’ offerta turistica 3. Fondamentali nel sistema locale di offerta turistica sono gli aspetti legati alla qualità ospitale del sito, sia per ciò che riguarda l’ efficacia e l’ efficienza dell’ organizzazione dei servizi e dei fattori d’ attrattiva che compongono i prodotti offerti, sia per ciò che riguarda la capacità del luogo stesso, nel suo complesso, di proporre un’esperienza di vita gratificante dal punto di vista culturale, psicologico e di socializzazione.
I comuni italiani con una vocazione o un’attrattiva o un pretesto turistico sono, secondo uno studio ACI-Censis, 3.123 su 8.100, pari al 38% del totale (sono esclusi i comuni capoluoghi di regione); in essi risiedono oltre 28 milioni di cittadini italiani. In questi comuni, che hanno assorbito nel 1998 oltre 220 milioni di presenze turistiche, operano 20.000 ristoranti e 26.000 alberghi. La regione con più alto tasso di comuni a vocazione turistica è la Val d’Aosta con il 98,6%, seguita dal Trentino (69,0%), Calabria (62,1%), Liguria (61,3%). I 3.123 comuni con potenzialità turistiche si distribuiscono in tre forme territoriali:
* i nuclei, cioè comuni singoli o aggregati di 2/3 comuni con attrattive turistiche leggere; complessivamente 167 con 224 comuni;
* i magneti, cioè comuni singoli o aggregati di 2/3 comuni con attrattive turistiche forti; complessivamente 39 con 58 comuni;
* i distretti, cioè aggregati di 4 o più comuni con attrattive turistiche complementari attorno ad almeno un comune forte; complessivamente 299 distretti di cui: 29 distretti integrati con 287 comuni; 96 distretti a vocazione marina con 777 comuni; 37 distretti a vocazione culturale e storica con 273 comuni; 137 distretti a vocazione prevalentemente montana con 1.504 comuni.
Le regioni che presentano tutte le tipologie di aggregazione (dai nuclei ai diversi distretti) sono la Campania, la Sardegna, il Veneto, la Toscana.
Di seguito si riportano gli esiti (o comunque quella parte che riguarda lo studio di fattibilità) di una ricerca condotta nel 1994 dall’ISNART per conto di Unioncamere, riguardante il rating dei comuni turistici italiani. La ricerca prende in esame tutti i comuni turistici italiani, quelli cioè che abbiano nel loro territorio almeno dieci esercizi ricettivi. Dei comuni così selezionati l’indagine esamina il livello di “turisticità”, intendendo con il termine la risultante delle variabili che determinano il livello di offerta turistica. Le sezioni di indagine sono state: la quantità di alberghi presenti nei vari comuni, la qualità dell’ offerta alberghiera e di ristorazione, la varietà delle strutture aggiuntive all’ offerta ricettiva (porti, maneggi, servizi di sciovie, rifugi, ecc.), l’ ospitalità non alberghiera relativamente al numero di seconde abitazioni, il numero di musei e la consistenza del patrimonio artistico, il numero di addetti nel settore turistico. Il rating è stato ottenuto attribuendo un valore alle sezioni di cui sopra e sommando poi i risultati raggiunti. Nella ricerca sono stati presi in considerazione i primi 200 comuni italiani della graduatoria.
Nelle elaborazioni successive sono stati estrapolati i valori e le posizioni relativi a Rimini (primo comune in graduatoria) ed ai comuni della provincia di Napoli presenti in tale particolarissima graduatoria.

comune posizione

A

B

C

E

F

G

tot
RIMINI

1

60

2,1

9,2

1,6

2,7

2,9

78,5

SORRENTO

27

5,2

10,7

6,8

2,4

1,3

2,8

29,2

CAPRI

47

2,8

6,7

4,5

2,5

3,6

3,7

23,8

NAPOLI

48

4,5

7,5

6,5

0,3

2,4

2,1

23,3

MASSA LUBRENSE

153

1,6

4,8

4,2

2,4

0,5

4,2

17,7

ANACAPRI

157

0,6

9,4

1,2

2,2

2,7

3,7

19,8

VICO EQUENSE

194

0,9

6,5

5,8

2

0,5

1,4

17,1

tab. 1.1.       rating dei comuni turistici – fonte: elaborazione su dati ISNART, Rating dei Comuni Turistici Italiani

 

INDICATORI

QUOTA

INDICI

A dotazione alberghiera

50%

Numero alberghi e posti letto, posti letto per abitante
B Qualità dell’ offerta turistica

15%

Campeggi, villaggi turistici, Palazzo congressi, altre attrezzature, aeroporto
C Presenza di altre strutture e servizi turistici

10%

Sciovie, funivie, rifugi
D Presenza strutture e servizi offerta turistica montana

5%

E Presenza seconde case per vacanza

5%

Seconde case uso vacanza
F Presenza strutture e servizi di tipo culturale

5%

Musei, patrimonio storico/artistico
G Addetti nel settore turistico

10%

Addetti e addetti sul totale della popolazione

In base anche a queste ulteriori considerazioni, emerge con una certa chiarezza che la Penisola Sorrentina rappresenta senz’ altro uno dei più importanti sistemi turistici locali del bacino del Mediterraneo in termini di offerta paesaggistica e culturale – intesa come capacità attrattiva del contesto territoriale – e di dotazione di servizi ricettivi, pararicettivi e complementari. Tali elementi determinano che l’ area può beneficiare non solo di un’immagine estremamente positiva con una notorietà a livello internazionale, ma anche caratterizzata da
elementi di forte esclusività.
Gli elementi su cui si fonda l’ immagine turistica sono in particolare:
* Area costiera di particolare pregio paesaggistico
* Consolidata tradizione turistica sostenuta da un ottimo sistema ricettivo e pararicettivo
* Forte caratterizzazione mediterranea
* Integrazione “mare-cultura-ambiente”

Punti di forza
* Buona immagine internazionale
* Capacità ricettiva ampia e diversificata
* Professionalità degli operatori e discreta dotazione di servizi alla fruizione
* Orientamento ricettivo aperto (integrazione tra aspetti naturalistici, balneari, culturali e mondani)
* Vicinanza a uno dei siti archeologici più noti al mondo (Pompei)
* Tipicità enogastronomiche
* Servizi ricreativi di buon livello
* Buon livello di destagionalizzazione
* Potenzialità di incremento delle località marginali dell’ area in termini di offerta turistica (Castellammare di Stabia, Gragnano etc.)

Punti di debolezza
* Eccessivo carico antropico nei periodi di massima affluenza
* Difficoltà ad accrescere il potenziale ricettivo
* Concentrazione geografica della domanda turistica
* Infrastrutture per il turismo diportistico ampiamente insufficienti
* Inefficace gestione delle risorse paesaggistiche
* Rischio di scivolamento verso la competizione di prezzo
È possibile rappresentare il posizionamento strategico e quello potenziale della penisola sorrentina in una “matrice delle opportunità”, come quella presentata all’intero delle Linee Guida per lo Sviluppo Turistico della Regione Campania, di seguito riportata.

Fig. 1.1 – Matrice delle opportunità – Fonte: Linee guida per lo sviluppo turistico della Regione Campania

1 Si intende un insieme di attività integrate tra di loro e al territorio, con il coordinamento ed il coinvolgimento del maggior numero degli attori presenti nel territorio.
2 Esprime il carattere specifico del sistema di ospitalità, il quale risiede in uno spazio definito e da questo assume caratteri peculiari che derivano dalla valorizzazione della cultura e dei fattori attrattivi che lo caratterizzano.
3 Indica la gamma di prodotti turistici, o meglio le diverse parti di un unico prodotto turistico, composta da beni, servizi, fattori di attrattiva di attrattiva sociale, culturale, economica, naturale in grado di soddisfare la domanda globale di visita e soggiorno espressa dal turista. La messa a punto di un processo che attraverso lo sviluppo di uno SLOT funga da volano all’economia locale si articola in quattro fasi principali: la progettazione del sistema locale, l’implementazione, la formazione ed il monitoraggio.