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16) Il movimento escursionistico in Penisola Sorrentina

L’escursionismo
L’ escursionismo e la ricreazione nelle aree prossime al luogo abituale di residenza rappresentano due forme di utilizzazione del tempo libero, ma non rientrano nella definizione di turismo perché si esauriscono in un periodo di tempo inferiore alla giornata. Alla base dello sviluppo dell’ escursionismo sta, come nel turismo la maggior disponibilità di tempo e di reddito da destinare a questo tipo di scopo; a questi fattori si può aggiungere la diffusione della motorizzazione privata. Dal punto di vista temporale, si rileva che il fenomeno si concentra nei giorni festivi o addirittura nelle ore pomeridiane; è evidente la sua indipendenza dai limiti stagionali, poiché può ripetersi nel corso dell’ anno, diversamente da quel che accade per il turismo.
Il movimento escursionistico in Penisola Sorrentina è di estrema rilevanza anche se è di difficilissima quantificazione. Strutturalmente esso si concretizza in una molteplicità di flussi, riconducibili ai vari mezzi di comunicazione con cui raggiungere la Costiera sorrentina. Al mezzo ferroviario si deve aggiungere quello navale, rappresentato non solo dai collegamenti con aliscafi e traghetti tra le varie località del golfo di Napoli, ma anche da navi da crociera, che in numero rilevante si servono dello scalo di Sorrento.
A questa movimentazione bisogna aggiungere quella su gomma (auto e bus). Se le auto raggiungono un numero consistente per il periodo di bassa stagione turistica soprattutto nei fine settimana (anche per la prevalenza di un escursionismo di tipo familiare attivato in buona misura dalla presenza sul territorio di numerosi ristoranti), nelle ore serali, invece, il flusso è dovuto soprattutto ai fruitori in maggioranza giovani di night e discoteche. Nel periodo di alta stagione turistica la movimentazione è giornaliera e continua in tutto l’arco della giornata tanto che per scoraggiare l’uso dell’auto privata negli anni scorsi si è dovuti ricorrere alle targhe alterne per alleggerire il traffico estivo che finiva per paralizzare la circolazione su tutta la penisola sorrentina (fenomeno che si verifica anche nei giorni festivi come il lunedì dell’ Angelo o il primo maggio). Sempre in estate, considerevole è la movimentazione attraverso la Circumvesuviana di cui sono protagonisti bagnanti di tutte le età. Essi provengono in gran parte dall’area metropolitana e periferica napoletana, costretti per il degrado dei litorali a spostarsi sui lidi della penisola sorrentina alla ricerca di un sito per la balneazione; elevato è quindi l’affollamento che si registra, ad esempio, sulle spiagge di Meta e di Sorrento, con tutti i problemi che ciò comporta.
Rientrano inoltre nell’ escursionismo, altre forme di turismo come quello generato da gite scolastiche, da cral aziendali, da passeggiate infrasettimanali o dal turismo della terza età. A ciò bisogna aggiungere l’escursionismo di turisti esteri provenienti soprattutto da Roma per mezzo di bus, i cosiddetti “daily” che si concretizzano negli itinerari Roma – Napoli – Capri – Sorrento – Roma oppure Roma – Napoli – Pompei – Sorrento -Roma. Questi “daily” vedono quantitativamente la presenza media giornaliera di circa 250 persone.
In conclusione, si può dire che l’ escursionismo in penisola sorrentina è un fenomeno rilevante per il consistente apporto economico che produce, ma sicuramente diventa arduo quantificarlo per l’evidente difficoltà a calcolare le presenze giornaliere sul territorio. Come dato presuntivo potremmo indicare annualmente una cifra vicina al milione.
Un dato certamente rilevante che fa pensare all’incidenza che il fenomeno ha sull’ economia locale soprattutto nei settori della ristorazione,del commercio e dell’ artigianato.

© Testo integralmente tratto dalla Tesi di Laurea intitolata “Il sistema dell’ accessibilità in Penisola Sorrentina”, discussa dal Dott. Marco Fiodo, nell’ anno accademico 2000/2001 presso la Facoltà di Scienze politiche dell’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Relatore Prof. Italo Talia.
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