Mare di Sorrento
Il nome di Sorrento e, più in generale, quello della Costiera Sorrentina sono indissolubilmente legati alla bellezza del mare che lambisce la Penisola Sorrentina.
Si tratta di una bellezza universalmente riconosciuta ed apprezzata fin dai tempi degli antichi greci che non solo ebbero l’ opportunità di rimanere positivamente impressionati dal blu del mare del Golfo di Napoli, ma finirono con il rimanere estasiati dal fascino esercitato dalla vista della Penisola Sorrentina dal mare.
Ad esercitare un indiscutibile capacità di seduzione furono, sicuramente, tanto il piccolo arenile sorrentino, quanto la più ampia Spiaggia di Alimuri, quanto, ancora le suggestive spiaggette quasi nascoste tra le insenature del costone tufaceo o dei ripidi pendii delle rocce calcaree.
Il tutto magnificamente incastonato in una vegetazione lussureggiante che conferiva un aspetto ancora più ammiccante e, al tempo stesso, misterioso alla intera zona..
L’ entusiasmo procurato da un tal genere di panorama fu tale da determinare la nascita di un mito destinato ad rimanere attuale a dispetto del trascorrere dei secoli.
Abituati, come erano, a ricondurre tutto ciò che risulta essere superlativo al mondo divino, i greci non seppero resistere alla tentazione di trasformare proprio la Penisola Sorrentina in luogo abitato, per l’ appunto, da figure mitologiche: le Sirene.
Ad esaltare e rendere immortale questo mito, fu il celebre Omero che, nell’ Odissea decantò la bellezza della Terra delle Sirene seguito dai più celebri poeti della antichità.
Per giustificare l’ irrefrenabile desiderio di restare in quei magnifici luoghi, provato dai marinai che solcavano le acque del mare di Sorrento, si disse che essi restavano ammaliati dai canti di esseri per metà donne e metà uccelli conosciute, per l’ appunto, con il nome di sirene.
Fu solo un modo per trovare una giustificazione al fascino ipnotizzante che la Costa Sorrentina esercitava agli occhi di chiunque vi si avvicinasse.
Primi tra tutti gli appartenenti delle più nobili famiglie dell’ antica Roma che, rimanendo estasiati da tanta bellezza, finirono con il costruivi sontuose – anche se ormai quasi scomparse – ville dove ebbero modo di regalarsi soggiorni indimenticabili e di decretare, quasi inconsapevolmente, la vocazione di Sorrento e della sua Costa ad essere luogo di vacanze e di villeggiatura.
In effetti ad incantare i visitatori – oggi come migliaia di anni fa – è la bellezza dei panorami della Penisola Sorrentina ed in modo speciale di quelli di cui si può godere nel vedere la Costiera Sorrentina dal mare.
Anche per questa ragione una visita o un soggiorno a Sorrento, così come negli altri comuni della Penisola Sorrentina, non può considerarsi davvero completa se non trascorrendo almeno una giornata a stretto contatto con l’ elemento marino.
In questo senso si possono scegliere mille opportunità diverse che spaziano dai bagni di mare alla gita in barca, dal diving al trekking subacqueo, dal pescaturismo e dall’ ittiturismo, alla visita di incantevoli borghi marinari a quella di spiagge, cale e conche.
Tutto questo, in ogni caso, senza dimenticare il fatto che Sorrento – anche grazie ad una fitta rete di collegamenti via mare (assicurati da aliscafi, traghetti, battelli, vaporetti, etc.) – risulta essere in posizione strategica per effettuare qualsiasi genere di escursione marina verso le più belle località del Golfo di Napoli (Capri, Ischia, Procida) e della Costiera Amalfitana (Amalfi, Positano, Praiano, etc.)
Le mille bellezze storiche, artistiche, architettoniche e monumentali che, nel corso dei secoli, hanno arricchito il territorio, hanno fatto sì che, proprio con il trascorrere del tempo, il fascino del mare, in una qualche misura, passasse in secondo piano.
Eppure chi vuol dire di avere veramente conosciuto Sorrento, non può fare a meno di conoscere, innanzitutto, il mare di Sorrento.
Fabrizio Guastafierro